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Ricevere un preventivo per lo spostamento di cavi internet o fibra (FTTC/FTTH) è diventato frequente nei cantieri di demolizione e ricostruzione.
Tuttavia, chi paga davvero questi costi?
Nella maggior parte dei casi l’onere non ricade sull’impresa edile, ma sul gestore dell’infrastruttura. Vediamo perché e come tutelarti.
Cos’è lo spostamento (internet/fibra FTTC/FTTH)?
Parliamo di modifiche al tracciato di cavi dati e relativa posa (facciata, interrato, suolo pubblico/privato). Le richieste arrivano spesso durante varianti o all’apertura del cantiere.
Perché, di regola, paga il gestore?
Il quadro normativo di settore (telecomunicazioni) e gli orientamenti consolidati indicano che, salvo diversa pattuizione nel titolo di servitù, il proprietario può innovare sul fondo anche se ciò impone un diverso collocamento dei cavi. In tali casi, i costi operativi sono normalmente a carico del gestore, non dell’appaltatore.
Pertanto, la semplice presenza dei cavi non autorizza a ribaltare sull’impresa spese prive di base contrattuale o legale.
Cosa fare se ricevi un preventivo?
1. Chiedi il titolo della servitù di telecomunicazioni (internet/fibra) e gli atti autorizzativi.
2. Richiedi per iscritto il fondamento normativo della pretesa economica.
3. Fai verificare la pratica: spesso l’addebito è illegittimo o sproporzionato.
Come interveniamo?
Quando una società edile riceve richieste o preventivi di questo tipo, la nostra difesa contesta l’addebito in diritto e in fatto, evidenziandone l’illiceità.
Risultato pratico: in casi analoghi trattati dallo Studio Legale Contessa abbiamo ottenuto che l’impresa non pagasse il costo richiesto, ripristinando il corretto riparto degli oneri.
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