Ricevere un avviso di accertamento dall’Agenzia delle Entrate mentre si vive in Francia è una situazione ad altissimo impatto: il Fisco può contestare una residenza fiscale “fittizia” all’estero, riqualificarti come fiscalmente residente in Italia, tassare tutti i redditi mondiali, recuperare imposte, applicare sanzioni molto pesanti e avviare la riscossione con cartelle esattoriali, pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche.
Dopo le riforme 2023–2024, la disciplina della residenza fiscale è diventata ancora più rigorosa: è sufficiente superare determinate soglie di collegamento con l’Italia (presenza fisica per più di metà dell’anno, domicilio familiare, interessi economici rilevanti, iscrizione anagrafica) perché il contribuente venga considerato residente, anche se vive e lavora in Francia. A ciò si aggiunge la Convenzione Italia–Francia contro le doppie imposizioni, che contiene le tie-breaker rules (abitazione permanente, centro degli interessi vitali, soggiorno abituale, nazionalità) e, se ben utilizzata, può spostare la potestà impositiva in favore della Francia ed evitare la doppia tassazione.
In pratica, gli accertamenti contro italiani residenti in Francia si concentrano su:
1. riqualificazione della residenza fiscale in Italia,
2. recupero di Irpef e addizionali su redditi prodotti in Francia,
3. contestazioni su quadro RW, investimenti e conti esteri,
4. successiva fase di riscossione con cartelle esattoriali, intimazioni di pagamento, preavvisi di fermo, fermi su auto, ipoteche e pignoramenti da parte di Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia).
In questi casi è essenziale agire subito: verificare la legittimità della notifica, i termini di decadenza, l’applicazione corretta della Convenzione Italia–Francia, la quantificazione di imposte e sanzioni, nonché la validità di fermi, ipoteche e pignoramenti. A seconda della posizione, possono essere valutati ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria, istanze in autotutela, accertamento con adesione, rottamazioni, piani di rateazione e, nei casi di forte esposizione debitoria, anche percorsi di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Lo Studio Legale Contessa, con sede a Bologna, in persona dell’Avv. Mario Pio Contessa, assiste italiani residenti in Francia, in Italia, che si trovano a fronteggiare accertamenti fiscali, cartelle esattoriali, pignoramenti del fisco, fermi amministrativi, ipoteche e procedure di riscossione.
Se vivi o hai vissuto in Francia e hai ricevuto un avviso di accertamento, una cartella esattoriale, un preavviso di fermo, un fermo amministrativo, un’ipoteca o un pignoramento del Fisco, puoi richiedere una valutazione mirata allo Studio Legale Contessa – Avv. Mario Pio Contessa, avvocato a Bologna il quale si occupa prevalentemente di accertamenti fiscali esteri, cartelle esattoriali, pignoramenti e riscossione tributaria – per impostare subito la strategia difensiva più efficace in Italia, senza perdere i termini per ricorso o definizioni agevolate.
