La cartella esattoriale è l’atto con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione chiede il pagamento di tasse, multe o contributi non versati. Non sempre però è redatta e notificata in modo corretto: errori formali o sostanziali possono renderla illegittima e quindi impugnabile davanti al giudice.

Tra i vizi più frequenti vi sono:

Mancata o errata notifica
Se la cartella è notificata a un indirizzo sbagliato, a soggetti non legittimati a riceverla o in violazione delle forme e dei termini previsti dalla legge, l’atto può essere contestato per vizio di notifica, con possibile annullamento.

Assenza di indicazioni chiare sul debito
Devono essere riportati in modo preciso: importo dovuto, imposta o contributo, anni di riferimento, motivi della pretesa. Informazioni mancanti, confuse o contraddittorie incidono sulla validità della cartella e sulla possibilità di difesa del contribuente.

Prescrizione del debito
Ogni tributo ha un proprio termine di prescrizione (ad es. 5 anni per molti tributi locali, 10 anni per alcune imposte erariali). Se il Fisco richiede somme dopo la scadenza dei termini, senza validi atti interruttivi, la cartella può essere impugnata per intervenuta prescrizione.

Errori nel calcolo di imposte, interessi, sanzioni e aggio
Sovrapprezzi, interessi calcolati su periodi maggiori del dovuto, sanzioni non previste o aggio errato possono gonfiare illegittimamente l’importo richiesto. In questi casi è possibile chiedere la correzione o l’annullamento dell’atto.

Mancanza o invalidità del titolo esecutivo
La cartella deve poggiare su un valido titolo (avviso di accertamento, ruolo, decisione definitiva, ecc.). Se il titolo manca o è viziato, viene meno il fondamento stesso della pretesa esecutiva.

Mancata indicazione del responsabile del procedimento
La mancanza di questo dato obbligatorio è un vizio formale rilevante, che può incidere sulla validità della cartella e sulla trasparenza del procedimento.

In presenza di uno o più di questi vizi, è essenziale agire tempestivamente: il contribuente può proporre ricorso e chiedere la sospensione della riscossione, evitando pignoramenti, fermi e ipoteche.

Lo Studio Legale Contessa – Avv. Mario Pio Contessa, con sede a Bologna in Strada Maggiore 54, assiste privati e imprese nel controllo dei vizi di cartelle esattoriali, nella verifica di notifiche, prescrizioni e calcoli e nella predisposizione di ricorsi per ottenere potenzialmente ed in astratto l’annullamento totale o parziale della pretesa tributaria, tutelando il patrimonio e la serenità del contribuente.

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